Roverway2018

IL PERCORSO

Se stai pensando di iscriverti e partecipare al Roverway, scegli una tra le 4 CARTE descritte di seguito. Questo sarà il tema che ti accompagnerà in questo percorso, all’interno del quale giocherai le tre sfide che ti porteranno in Olanda:

sfida personale da giocare con la tua comunità R/S

sfida locale da giocare con la propria Patrol.

sfida nazionale da giocare tra Patrols

sfida internazionale da giocare direttamente al Roverway in Olanda

 

PRIMA SFIDA:

Scegli la carta in cui sei più forte, dovrà rappresentare il tuo ASSO nella manica!

Per una volta non ti chiediamo di confrontarti con qualcosa su cui ti vuoi migliorare, ma di mostrare a te stesso, alla tua comunità e al mondo i tuoi carismi! I tuoi punti di forza!

Avrai la possibilità sin dall’inizio di misurarti con una sfida impegnativa, scegli bene, fai il tuo gioco.

MATERIALE “CALA L’ASSO”

 

CARTA DELL’AMORE

Mi scopro, accolgo, amo, custodisco

«Il dolore e l’amore non hanno frontiere, anche se noi alziamo muri per non vedere il dolore e mettiamo confini per non riconoscere l’amore.»

Enzo Bianchi

 

Accogliamo le complessità della propria persona per scoprire la ricchezza e le complementarità custodite nell’altro. La ricerca del costante equilibrio nell’incontro dei caratteri genera lo spirito comunitario. Saper aver cura dei molteplici aspetti positivi di questa relazione ci permette di vivere la serenità di un rapporto e scoprirci custodi attenti dell’altro. In una società, eterogenea, che da più fronti ci indica il muro e la distinzione come valori di sicurezza e mantenimento delle condizioni sociali in cui viviamo, noi vogliamo tornare a guardare oltre questi muri per scoprire quanto di condiviso esista con chi sta “di là da me”, e quanto di innovativo dall’altro si possa apprendere. Facendo ciò, il nostro contributo di cittadinanza attiva e consapevole può diventare un esempio per la società che ci circonda.

 

CARTA DELLA CONOSCENZA

Conoscere per dare valore alla scelta

«Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della propria ignoranza; accusare sé stessi significa cominciare a comprendere; non accusare né sé, né gli altri, questa è vera saggezza.»

Epitteto

 

“Da sempre ciò che è noto, e alla luce del sole, è sicuro e accettato. Quanto, invece, rimane lontano dalle nostre utenze abitudinarie, e in ombra, è minaccia e desta sospetto e giudizio.” (Papa Francesco Bergoglio) Le forme del giudizio sono spesso acerbe e dannose se non accompagnate da uno spirito di ricerca, a favore di percorsi di conoscenza e incontro delle altrui ansie, necessità e sogni e avere la capacità di trasformare questo spirito di ricerca in azioni concrete verso chi ci sta intorno porta a dare maggior valore alla vita facendoci testimone di una scelta.

 

 CARTA DELL’IMPEGNO

I care: agire oggi per cambiare il domani

«In una parete della nostra scuola c’è scritto in grande “I CARE”. È il motto intraducibile dei giovani americani migliori. “Me ne importa, mi sta a cuore” è il contrario esatto del motto fascista “me ne frego”.»

Don Lorenzo Milani

 

Ci è stato dato un territorio come campo da gioco dove crescere e formare le nostre identità̀ di uomini e di cittadini. Ci sono stati donati fratelli e sorelle con cui vivere e relazionarsi. La cura per le risorse territoriali per il sostentamento delle nostre necessità e attività, la cura per i nostri vicini e compagni, deve essere proiettata sui medesimi bisogni che le generazioni successive a noi manifesteranno. A noi il gioco di costruire concretamente il futuro della comunità o negarlo per garantirci il nostro personale.

 

 

CARTA DELLA RICERCA

L’uomo basta a se stesso o ha bisogno di Altro per andare oltre?

«Per te sono un ateo; ma per Dio, sono la leale opposizione.»

Woody Allen

 

Affermare di avere dei valori prevede che li si metta continuamente in discussione nelle azioni concrete, e che vi si dedichi un quotidiano confronto e ricerca. Questa scelta di vita è difficile da percorrere rispetto a soluzioni immediate e facili che ci offre il mondo di oggi e che ci portano a credere che l’uomo possa bastare a se stesso. La sfida è darsi l’opportunità di una vita comunitaria in antitesi all’esaltazione dei molti ego e fare dell’incontro e dell’accoglienza una risposta concreta e coerente per l’umanità̀ rifiutata e respinta che bussa alle nostre porte, strutturare una propria ricerca spirituale attraverso la condivisione, anche impegnandosi in contesti quanto più lontani dalla nostra realtà.